Il DJI Dock 2 offre aggiornamenti chiave rispetto al DJI Dock originale. Questo confronto approfondito analizza le differenze tra le due soluzioni e il modo in cui queste caratteristiche favoriscono le operazioni automatizzate e remote dei droni.
DJI ha continuato a innovare il mercato dei droni in scatola con l’uscita del DJI Dock 2.
Questa nuova soluzione è il seguito del DJI Dock originale, presentato a marzo 2022, e porta con sé una serie di funzioni aggiornate.
Questi aggiornamenti includono:
- DJI Dock 2 è più piccolo del 75% e più leggero del 68%.
- 25% di tempo di volo in più e 43% di aumento del raggio operativo.
- La prima soluzione DJI di drone-in-a-box dedicata ai rilievi, grazie alla compatibilità con il nuovo drone M3D.
- Costo dell’hardware significativamente inferiore.
Questi aggiornamenti rendono il DJI Dock 2 una prospettiva interessante per l’impiego di droni automatizzati e remoti e, per molti versi, trasformeranno il mercato dei droni in a box.
Tuttavia, il DJI Dock originale mantiene un vantaggio in alcuni settori, tra cui un tempo di ricarica del drone più rapido, una maggiore capacità di zoom e un migliore grado di protezione IP per i suoi velivoli compatibili, quindi il rilascio del Dock 2 non rende necessariamente obsoleto il suo predecessore.
Questo post di confronto evidenzia le differenze tra il DJI Dock 2 e il DJI Dock per aiutarvi a capire qual è il migliore per le vostre operazioni.
DJI Dock 2 vs DJI Dock: Specifiche principali
Questa tabella fornisce una panoramica delle principali specifiche del DJI Dock 2 e del DJI Dock.
DJI Dock 2 | DJI Dock | |
Peso (aereo escluso) | 34kg | 105kg |
Dimensioni (L x L x A) | Aperto: 1228 x 583 x 412 mm Chiuso: 570 x 583 x 465 mm | Aperto: 1675 x 885 x 735 mm Chiuso: 800 x 885 x 1065 mm |
Valutazione IP della Dock | IP55 | IP55 |
Temperatura | -25°C a 45°C | -35°C a 50°C |
Potenza d’ingresso | Max 1000 W | Max 1500 W |
Droni compatibili | DJI M3TD; DJI M3D | DJI M30T (Dock Version); DJI M30 (Dock Version) |
Valutazione IP del drone | IP54 | IP55 |
Tempo di volo del drone e raggio d’azione massimo con la base associata | 50 min 10km | 40 min 7km |
Tempo di ricarica del drone | 32 minuti (20%-90%) | 25 minuti (10%-90%) |
Altitudine massima di decollo | 2500m | 4000m |
Batteria di riserva | 5+ ore | 5+ ore |
Ritorno al centro | Sistema scorrevole | Sistema di trazione |
Sistema di ricarica | Carica wireless | Tap-to-charge |
Telecamere di sorveglianza | Commutazione automatica della doppia telecamera | Telecamera singola |
DJI Dock 2 vs DJI Dock: Confronto approfondito
Ora che abbiamo confrontato le specifiche principali di entrambe le docking station, approfondiamo le differenze tra il DJI Dock 2 e il DJI Dock 1.
Dimensioni
Una delle maggiori differenze tra i due dock è la loro dimensione.
Il DJI Dock 2 è significativamente più piccolo del suo predecessore, come dimostra l’immagine qui sotto.
Il Dock 2 è anche notevolmente più leggero, con un peso di 34 kg rispetto ai 105 kg del Dock originale. Questi pesi sono senza i rispettivi droni.
Questo rende il DJI Dock 2 più facile da spostare e distribuire in aree diverse e richiede meno spazio in loco. Il DJI Dock 2 può essere trasportato da due persone ed è abbastanza piccolo da poter essere trasportato sul retro di un camion.
Per contro, con il suo ingombro maggiore, il DJI Dock 1 richiede il trasporto da parte di più persone e le sue dimensioni e il suo peso maggiori possono rendere scomodo il suo utilizzo su un tetto (anche se è possibile) e a volte è necessaria una gru.
Tuttavia, per alcune organizzazioni, le dimensioni del Dock originale potrebbero non essere un fattore limitante, soprattutto se è collocato in modo permanente in un’unica posizione.
Compatibilità con i droni
La compatibilità con i droni è uno dei principali elementi di differenziazione tra il DJI Dock 2 e il DJI Dock 1.
Il DJI Dock 2 si integra con i nuovi droni DJI M3D e M3TD, mentre il DJI Dock 1 viene utilizzato con i DJI M30/M30T (versioni Dock).
La novità è che il Dock 2 è la prima soluzione drone-in-a-box di DJI progettata per il rilievo di alta precisione.
Questo grazie alla compatibilità con il DJI M3D, che ha una fotocamera 4/3 CMOS da 20MP con otturatore meccanico e intervallo di scatto di 0,7s.
Mentre l’M3D offre funzionalità di mappatura di livello survey, l’M3TD per Dock 2 è dotato di sensori RGB e termici.
Per quanto riguarda il Dock 1, l’M30 (versione Dock) ha capacità di imaging RGB – anche se non è stato progettato per il rilievo – mentre l’M30T (nella foto sotto) ha sensori termici/RGB.
DJI M3D | DJI M30 (Dock Version) | DJI M3TD | DJI M30T (Dock Version) | |
Telecamera grandangolare | 4/3 CMOS20MP Otturatore meccanico | 1/2” CMOS12MP | 1/1.32″ CMOS48MP | 1/2” CMOS12MP |
Tele Camera | 1/2″ CMOS12MP56x zoom ibrido | 1/2” CMOS48MP200x hybrid zoom | 1/2″ CMOS12MP56x hybrid zoom | 1/2” CMOS48MP200x hybrid zoom |
Imaging termico | N/A | N/A | 640 x 512 @ 30fps | 640 x 512 @ 30fps |
Telemetro laser | N/A | Portata: 3 m – 1200 m | N/A | Portata: 3 m – 1200 m |
Camera FPV | Non supportato | Supportato | Non supportato | Supportato |
I dati principali che emergono dalla tabella sono i seguenti:
- Il DJI M3D è progettato per rilievi di alta precisione, grazie al suo sensore CMOS 4/3 più grande, all’otturatore meccanico e all’intervallo di scatto di 0,7 secondi.
- I droni DJI Dock 1 hanno livelli di zoom visivo migliorati e dispongono di un telemetro laser, che consente agli operatori di puntare a un luogo o a un oggetto specifico e di ottenerne le coordinate GPS precise.
Prestazioni di volo
Il DJI Dock 2 consente agli operatori di raccogliere più dati in un singolo volo.
La serie DJI M3D può volare per 50 minuti e raggiungere un raggio di volo fino a 10 km, quando viene impiegata con il DJI Dock 2.
La serie DJI M30, invece, resta in volo per un massimo di 40 minuti, con un raggio d’azione massimo di 7 km quando viene utilizzata con il DJI Dock.
Tuttavia, vale la pena notare che, una volta che i droni sono tornati alle rispettive docking station, il DJI Dock può caricare il velivolo dal 10% al 90% in 25 minuti, mentre il DJI Dock 2 impiega 32 minuti per alimentare il velivolo dal 20% al 90%.
DJI M3D Series | DJI M30 Series | |
Tempo di volo massimo | 50 min | 40 min |
Raggio massimo di funzionamento (con docking station) | 10km | 7km |
Tempo di ricarica della batteria (alla docking station) | Dal 20% al 90% in 32 minuti | Dal 10% al 90% in 25 minuti |
Velocità massima | 21m/s | 23m/s |
Il drone della serie M3D aggira automaticamente gli ostacoli durante il volo (i dati sugli ostacoli devono essere abilitati), mentre la serie M30 Dock può solo librarsi o tornare alla partenza quando incontra ostacoli.
Protezione dalle intemperie
Le soluzioni Drone-in-a-box sono progettate per la raccolta di dati on-demand e 24 ore su 24. Pertanto, la loro capacità di gestire tutte le condizioni atmosferiche è molto elevata.
Pertanto, la loro capacità di gestire tutte le condizioni atmosferiche è fondamentale.
In questo caso, i droni della serie M30 (versione Dock) hanno un involucro operativo leggermente più robusto rispetto alla serie DJI M3D, come mostra la tabella sottostante.
Ma la serie M3D è classificata IP, quindi anche questi droni possono affrontare le intemperie.
DJI M3D Series | DJI M30 Series (Dock Version) | |
Grado di protezione IP | IP54 | IP55 |
Temperatura operativa | Da -20°C a 45°C | Da -20°C a 50°C |
Resistenza alla velocità del vento | Resistenza al vento durante il funzionamento: 12 m/s Resistenza al vento durante il decollo e l’atterraggio: 8 m/s | Resistenza al vento durante il funzionamento: 12 m/s Resistenza al vento durante il decollo e l’atterraggio: 12 m/s |
Per quanto riguarda la resistenza alle intemperie, le stesse docking station sono pezzi robusti e resistenti, in grado di mantenere la continuità operativa in condizioni climatiche difficili.
Il Dock 2 può resistere a temperature da -25°C a 45°C, mentre il DJI Dock funziona da -35°C a 50°C. Entrambi hanno un grado di protezione IP55.
Prestazioni della docking station
Il DJI Dock 2 è stato progettato per offrire un’esperienza più ottimizzata, con un decollo più rapido, un atterraggio più preciso e minori esigenze di manutenzione.
- Manutenzione più semplice: Il Dock 2 presenta una struttura semplificata con un design di centraggio a slitta e ricarica wireless. Il design del Dock 1 prevede un centraggio a spinta e una ricarica a contatto, che ne rendono più complessa la manutenzione.
- Decollo più rapido: il Dock 2 può decollare senza richiedere una correzione RTK, mentre il Dock 1 deve attendere la correzione RTK.
- Atterraggio più preciso: Il Dock 2 dispone di una tecnologia di riconoscimento delle immagini di nuova generazione per identificare con precisione i marcatori di posizione sulla piattaforma di atterraggio. Un nuovo design di centraggio della rampa di atterraggio migliora ulteriormente questo aspetto. In confronto, il Dock 1 si affida principalmente all’RTK per l’atterraggio, assistito da algoritmi visivi.
DJI FlightHub 2 e supporto di terze parti
DJI FlightHub 2 è compatibile con entrambi i dock e fornisce una piattaforma basata su cloud per la pianificazione delle missioni, il dispiegamento remoto e la centralizzazione dei dati.
Il Dock 2 e il Dock 1 supportano anche le API Cloud, consentendo agli sviluppatori di terze parti di creare piattaforme cloud per il funzionamento e la gestione. Il supporto di software di terze parti include soluzioni come FlytBase e Drone Harmony.
I droni per Dock 2 e Dock 1 possono anche supportare carichi utili di terze parti. L’immagine sottostante mostra il DJI M3TD integrato con il modulo di rilevamento gas Soarability Sniffer4D Nano2.
DJI Dock 2 vs DJI Dock: Casi d’uso
Uno dei maggiori vantaggi del Dock 2 è che risponde alla crescente esigenza di una soluzione di rilievo remoto ad alta precisione, grazie alla compatibilità con il Matrice 3D.
Questo apre nuove opportunità in scenari come la gestione dei cantieri, i calcoli di sbancamento e l’industria mineraria.
L’aggiunta della funzionalità di mappatura delle nuvole, grazie alla quale il DJI FlightHub 2 genera un modello 3D di alta precisione sulla base dei dati di volo raccolti, è uno strumento utile per la modellazione, così come lo strumento di confronto dei modelli che visualizza le variazioni del modello nel tempo.
Quando viene utilizzato con l’M3TD, il Dock 2 può essere impiegato per applicazioni come il pattugliamento di sicurezza, la risposta alle emergenze e le ispezioni automatizzate di beni.
Si tratta di casi d’uso che possono essere replicati con il DJI Dock originale.
Vale la pena notare che con la serie DJI M30, che dispone di uno zoom maggiore, di un telemetro laser e di un inviluppo operativo marginalmente migliore, il DJI Dock originale è particolarmente adatto alle operazioni in situ come la sicurezza dei parametri.
Sintesi
DJI Dock ha rappresentato la prima incursione di DJI nel mercato dei droni in scatola. Il produttore di droni leader a livello mondiale ha fatto tesoro di questa esperienza con l’uscita del Dock 2.
Uno dei principali punti di forza del Dock 2 – almeno per alcuni settori – è che è più adatto alle applicazioni di rilevamento e mappatura, quando viene utilizzato con il velivolo M3D.
Il Dock 2 porta con sé anche una maggiore durata di volo, una maggiore distanza operativa, un ingombro minore, una riduzione dei costi dell’hardware e una maggiore velocità di decollo: tutti vantaggi significativi.
Ma non segna necessariamente la fine del DJI Dock originale. Dal punto di vista delle funzionalità , offre una robusta protezione dalle intemperie e una ricarica più rapida del drone, fattori che possono essere importanti per le organizzazioni che impiegano un drone-in-a-box collocato in remoto e in posizione permanente, che deve funzionare su richiesta.